Il seminario è rivolto a tutti gli studenti (strumentisti e cantanti) di livello medio superiore che vogliano approfondire gli elementi teorico-pratici per affrontare il repertorio del sei/settecento.
Programma
Attraverso l’analisi dei principali trattati d’epoca saranno affrontati i problemi (retorica, articolazione, abbellimenti) posti dall’esecuzione, con flauti storici e moderni, della letteratura cameristica (inclusa vocale) e flautistica del ‘700. Particolare attenzione sarà posta all’opera di autori di ambito italiano e toscano messa in luce dalle acquisizioni del Progetto Tesori Musicali Toscani (Nardini, Dothel, Champion, Lidarti, G.F. Giuliani). Ai partecipanti sarà fornito materiale in copia anastatica ed in trascrizione moderna.
Principali argomenti:
I trattati di: Hottererre, Quantz, C.P.E. Bach, Tromlitz, L. Mozart. perchè leggerli e come trarne “ beneficio”
La Sonata italiana e la Suite francese: Vivaldi, Barsanti, Locatelli, Sarti, Lidarti, Campioni, Hotteterre, De la Barre, Couperin, Boismortier, Blavet.
Lo stile italiano e francese nell’opera per flauto di J.S. Bach, Händel, Telemann, Leclair.
Due compositori al servizio di Federico di Prussia: Quantz e C.P.E. Bach
Lo stile italiano nell’Europa del XVIII secolo: la formazione di uno stile transnazionale nel repertorio strumentale e vocale.
I concerti italiani per Traverso: Pergolesi, Geraso, Nardini, Tartini, Mancinelli, Cambini, Jommelli, Palella Campioni, Dothel
Svolgimento:
Il corso si articola in moduli di tre giorni ciascuno (18 ore) per un totale complessivo di sei moduli secondo le disponibilità e le necessità didattiche dell’istituzione accogliente. Ciascun modulo sarà organizzato in seminari e lezioni individuali con il seguente schema:
1° giorno
mattina seminario su argomento specifico (vedi lista sopra indicata)
pomeriggio pratica strumentale individuale e cameristica
2° giorno
mattina completamento seminario
pomeriggio pratica strumentale individuale e cameristica
3°giorno
mattina pratica strumentale individuale e cameristica
pomeriggio pratica strumentale individuale e cameristica
Carlo Ipata deve la sua formazione musicale nel campo della musica antica ad esperienze presso il Banff Center for the Fine Arts (Canada), il Conservatorio Reale dell'Aja e il Conservatoire Regional de Region di Parigi, dove si diploma all'unanimité in flauto barocco e musica da camera.
Dopo alcune collaborazioni con I Sonatori della Gioiosa Marca, I Barocchisti, The Soloist of Catherine the Great fonda l’ensemble AuserMusici con il quale, dal 1997, ha suonato nei maggiori festival di musica anticaquali Oude Muziek - Utrech, Festival de l'Abbaye - St. Michel en Thierarche, Festival Valloire Baroque, Festival de Froville, Festival de Laon, Händel-Festspiele - Halle, Zentrum für Alte Musik - Köln, Haendel Konzerthaus - Halle, Berliner Musikinstrumenten Museum, Berliner Tage für Alte Musik, Festival Midis Minimes - Bruxelles, Zagreb Baroque Festival, Festival Seviqc - Turjak, Felicia Blumental Festival - Tel Aviv, International Early Music Festival - San Pietroburgo, Stockholm Early Music Festival, Tropical Baroque Music Festival - Miami, Festival Monteverdi - Cremona, Festival delle Nazioni - Città di Castello, Ass. Scarlatti - Napoli, Cappella della Pietà dei Turchini - Napoli, Amici della Musica - Firenze, Sagra Musicale Umbra, Fondazione Palazzetto Bru-Zane - Venezia, Associazione Antonio il Verso - Palermo, Opera Barga, Festival Grandezze e Meraviglie - Modena, I Concerti della Normale – Pisa.
Ha all'attivo una ventina di incisioni per le etichette Hyperion, Tactus, Symphonia, Arst, Bongiovanni e dal 2014 in esclusiva per Glossa. La produzione discografica dedicata ai concerti inediti per flauto di autori napoletani (Jommelli, De Majo e altri) è stata segnalata dalla prestigiosa rivista inglese Gramophone come Editor’s Choice.
Alla guida di Auser Musici ha diretto il primo allestimento moderno di Opere quali Le disgrazie d’Amore di Antonio Cesti e Gli equivoci nel Sembiante di Alessandro Scarlatti, Il Bajazet di F.Gasparini, Catone di G.F.Handel, Il Girello di J.Melani e recentemente con l'Orchestra del Maggio Fiorentino la Didone di Vinci.
In qualità di direttore del Progetto Tesori Musicali Toscani ha collaborato con la facoltà di Musicologia dell'Università di Cremona, l'Università e la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Società Italiana di Musicologia.
Si dedica con passione alla ricerca ed alla diffusione della musica antica anche come didatta tenendo corsi e seminari presso la New York University, il CNR di Angers, Haydn Konservatorium Eisenstadt e presso Conservatori ed Istituti Musicali pareggiati italiani. E’ attualmente titolare della cattedra di Musica da Camera e di Traversiere presso il Conservatorio Rossini di Pesaro.
Vive a Pisa con Celine ed i figli Emma, Francesco e Lucien